Made by Google: tutti i dispositivi Pixel ora con IA e Gemini come punti di forza

Pronti a tenere un po’ di IA nel palmo della mano?”

Durante la sua conferenza “Made by Google”, il gigante di Mountain View ha svelato la sua nuova gamma di dispositivi Pixel, con un ampio catalogo di smartphone: Pixel 9, Pixel 9 Pro, Pixel 9 Pro XL e Pixel 9 Pro Fold 2. Questi telefoni di fascia alta (venduti da 899€ a 1899€) sono stati sviluppati con una potenza di calcolo sufficiente per far funzionare i modelli di intelligenza artificiale Gemini senza ricorrere a server esterni.

Ma non solo: ci sono anche i nuovi smartwatch Pixel Watch 3 e Pixel Watch XL, senza dimenticare gli auricolari wireless Pixel Buds Pro 2. Oltre al design degli smartphone, che richiama gli iPhone, e all’aggiornamento dei componenti, tra cui il processore Tensor G4, Google ha puntato la sua strategia sui servizi offerti dal suo modello di Intelligenza Artificiale generativa, Gemini. Questi dispositivi premium sono progettati per sfruttare al meglio la potenza del software, in un momento in cui la competizione con ChatGPT di OpenAI si fa sempre più accesa, in attesa del lancio di Apple Intelligence sui prossimi iPhone.

Se avete seguito i Giochi Olimpici di Parigi 2024 in TV, probabilmente avrete notato la pubblicità che elogiava Gemini in ogni interruzione. Attivabile con la semplice pressione del pulsante di accensione, l’IA si trasforma in un assistente personale che conosce a fondo il dispositivo e le sue applicazioni. “Ciò che richiedeva ore ora richiederà solo pochi minuti”, ha promesso Rick Osterloh, il vicepresidente di Google responsabile dei dispositivi.

Leader da un decennio nella ricerca sull’IA, l’azienda di Sundar Pichai aveva già introdotto alcune funzionalità impressionanti, come “circondare per cercare”, che genera una ricerca visiva dopo aver circondato un elemento sullo schermo, o la scrittura automatica dei messaggi nell’app di SMS. Queste funzionalità sono ancora gratuite per ora. Tuttavia, offrendo un anno di abbonamento a Gemini Advanced con l’acquisto di un Pixel 9 Pro, Google sta incentivando i clienti a fare affidamento sulla sua IA nella vita quotidiana.

Priorità all’IA generativa sui Pixel

L’aggiornamento ad Android 15 rafforzerà l’IA generativa su tutti gli smartphone (Samsung, Xiaomi, Motorola…) con questo sistema operativo, ma i Pixel saranno i primi a beneficiare di nuove funzionalità come il filtro intelligente che protegge l’utente dalle truffe sempre più comuni. Ci saranno anche esclusive come Pixel Studios, un’app interna che funziona come Midjourney o DALL-E, permettendo di generare immagini a partire da un semplice prompt. Inoltre, la funzionalità Pixel Screenshots consentirà allo smartphone di utilizzare screenshot intelligenti per estrarre informazioni e creare liste o note per non dimenticare un dettaglio visto online. Basta toccare questo promemoria per ritrovare facilmente il sito, anche dopo diversi mesi.

Infine, Gemini può anche fornire un riassunto scritto di una chiamata grazie all’opzione “Call Notes”. Tutto viene memorizzato sul dispositivo per garantire la privacy, assicura Google. La questione della privacy dell’altra persona al telefono è un altro dibattito ancora aperto.

Google punta anche sull’IA per mantenere il suo status di leader nella fotografia da smartphone. Strumenti interessanti, come la gomma magica per cancellare un dettaglio indesiderato, esistono già da tre anni. La novità “Add me” (“Aggiungimi”) consente di aggiungere una persona a una foto anche dopo che è stata scattata. Basta scattare due foto e trasferire un soggetto da una all’altra, poiché l’IA fonde senza difficoltà le due immagini.

L’IA targata Google la troviamo anche nelle orecchie. Il chip Tensor A1 dei Pixel Buds Pro 2 (a partire da 249€) è stato progettato per eliminare i rumori ambientali e chiarire la voce di chi chiama, anche nel trambusto dei mezzi pubblici. Indipendentemente dal telefono utilizzato, la promessa di una chiamata cristallina è assicurata.

Infine, la Pixel Watch 3 (a partire da 399€) beneficia dei progressi dell’IA alimentata dai dati raccolti da Fitbit, lo specialista degli smartwatch acquisito a gennaio 2021. Questo dispositivo fornisce un “punteggio di fitness” che tiene conto del sonno, dell’attività fisica e della frequenza cardiaca per diventare un coach virtuale personale. L’unica cosa che non potrà fare per voi è indossare le scarpe da ginnastica.

Fonte: www.ilsole24ore.com

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