Nella corsa all’intelligenza artificiale: alla ricerca dei modelli più performanti per eguagliare OpenAI

Quando si solleva il coperchio di un’intelligenza artificiale per verificare la meccanica che la anima, a volte si possono avere delle sorprese. Ad esempio, il Copilot di Microsoft non funziona con Phy, il motore interno, ma con ChatGPT, sviluppato da OpenAI. Alla fine del 2022, l’arrivo fragoroso di questo chatbot ha messo in discussione persino Google, i cui laboratori hanno contribuito enormemente agli avanzamenti delle intelligenze artificiali generative negli anni 2010.

Non sorprende che Microsoft abbia fiducia in OpenAI: il gigante del software ha investito 13 miliardi di dollari (circa 12,1 miliardi di euro) in esso. ChatGPT ha altri partner prestigiosi che dimostrano il rispetto del settore, a cominciare da Apple, che lo ha scelto per co-animare la sua futura Apple Intelligence, insieme ad altre IA interne.

Al momento, c’è un grande divario tra i migliori motori generativi, noti come Large Language Models (LLM), e i loro inseguitori. Le prestazioni di questi LLM sono scrutate attentamente, decine di test misurano le loro capacità di comprensione, logica, traduzione, velocità, ecc. Senza dimenticare i loro tassi di errore.

Nell’ambiente tech, c’è una corsa per raggiungere OpenAI. Google si è impegnata al massimo e la sua IA Gemini fa ora parte dei migliori. Meta ha recentemente rivelato che nel 2023 i suoi investimenti nell’IA sono stati di circa 35 miliardi di dollari. E le start-up, che stanno moltiplicando le raccolte di fondi, non sono da meno.

Molte delle aziende che producono LLM che emergono nei test sono situate in California. Antropic, l’editore di Claude, ha raccolto 4 miliardi di dollari da Amazon nel 2023. Reka, che ha creato Core, ha ricevuto un finanziamento di 60 milioni nello stesso anno, mentre Palmyra, edita da Writer, ha raccolto 100 milioni di dollari. Inflection, il creatore di Pi, un’IA con un tono più empatico e risposte personalizzate in base agli interessi di ciascun utente, ha raccolto 1,3 miliardi di dollari un anno fa.

In Francia, la start-up Mistral ha recentemente raccolto 600 milioni di euro da investitori francesi e americani, valorizzando l’azienda a 5,8 miliardi di euro. I loro LLM sono ben identificati dai ricercatori internazionali in materia di IA e si classificano in cima alle classifiche.

Inoltre, uno dei modelli di Mistral è presente nel popolare chatbot americano Perplexity, che lo utilizza alternandolo con il LLM di Meta, chiamato Llama. Entrambi i modelli sono stati scelti perché sono open source: alcune aziende possono riutilizzarli e modificarli liberamente. Llama ha addirittura generato decine di cloni, arrivando anche in Cina, rivela il New York Times.

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Fonte: www.lemonde.fr

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