L’IA conquista il vertice: investimenti record nel capitale di rischio globale
Il fervore attorno all’intelligenza artificiale generativa attira la maggiore parte dell’attenzione degli investitori in capitale di rischio nel mondo sin dalla rapida ascesa di ChatGPT negli utilizzi.
Dopo un anno 2022 considerato l’età dell’oro della tecnologia, i finanziamenti nel mondo del capitale di rischio sono stati colpiti da un ciclo di contrazione piuttosto brusco. Ma segnali di sollievo si profilano all’orizzonte: secondo gli ultimi dati di Pitchbook, le startup nel mondo hanno raccolto 368 miliardi di dollari, ovvero il 5% in più rispetto al 2023.
Un aumento timido ma che preannuncia una stabilizzazione del processo di assestamento attualmente in corso nel mercato non quotato, in un contesto di incertezze caratterizzato da tensioni geopolitiche e commerciali che non hanno permesso di rassicurare completamente gli investitori.
Startup di IA americane in fermento
Alcune gemme hanno saputo ritagliarsi il proprio spazio, in particolare quelle con sede oltreoceano. Sempre secondo Pitchbook, le startup americane hanno raccolto quasi 209 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento del 30% rispetto al 2023.
Inoltre, quasi la metà di questi fondi è stata destinata a progetti di IA (46,4%). Un risultato reso possibile anche grazie ai mega-funding di OpenAI (6,6 miliardi di dollari), xAI (12 miliardi), Anthropic (6,7 miliardi) e Databricks (10 miliardi di dollari).
A livello globale, il settore dell’IA ha catturato 131,5 miliardi di dollari, con un aumento del 52% rispetto all’anno precedente, e gli Stati Uniti rappresentano il 75% del totale, seguiti dall’Europa (12%) e dall’Asia (11%).
Una crescita confermata anche da Dealroom, che rivela che il 30% di tutti i finanziamenti in capitale di rischio nel 2024 sono stati allocated a startup di IA.
L’IA ruba la scena alla deeptech in Francia
Un altro indicatore che mostra la priorità data alle startup di IA più promettenti è il numero totale di operazioni, che è diminuito del 17% nel 2024. Un calo che si è fatto sentire anche in Francia, dove sono stati registrati 839 round di finanziamento nel 2022, 808 nel 2023 e infine 660 nel 2024. Secondo i dati analizzati da Maddyness (recensimento dei finanziamenti annunciati dall’ecosistema francese negli ultimi 12 mesi), le aziende innovative con meno di 10 anni hanno raccolto un totale di 6,9 miliardi di euro nel 2024.
Dopo un record di oltre 13 miliardi di euro raggiunto alla fine della crisi sanitaria, il conteggio dei finanziamenti è diminuito del 36% nel 2023 (8,3 miliardi di euro) e quest’anno è di nuovo calato del 17%. La diminuzione dei fondi nel Vecchio Continente continua, ma mostra una tendenza alla stabilizzazione.
E ancora una volta, è l’informatica e l’IA a trainare l’ecosistema verso l’alto, conquistando il primo posto tra i settori più finanziati nel 2024 con un totale di 1,5 miliardi di euro (rispetto ai 753 milioni di euro dell’anno passato). Un risultato spiegato dalla presenza di 3 mega-funding storici attribuiti a Mistral AI (468 milioni di euro), Poolside (454 milioni di euro) e H (203,5 milioni di euro).
L’IA sembra quindi rubare la scena alla deeptech, che in Francia stava vivendo un nuovo slancio con grandi ambizioni di reindustrializzazione, occupando il primo posto l’anno scorso con 1,6 miliardo di euro. Ne è un esempio il finanziamento storico di 2 miliardi di euro ottenuto da Verkor, ottenuto in parte grazie a sovvenzioni del piano Francia 2030 e a un generoso prestito della Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Preparando il divieto di commercio delle automobili a motore termico in Europa entro il 2035, Emmanuel Macron aveva promesso la costruzione di una gigafactory di celle di batterie a Dunkerque.
Source : www.forbes.fr