Le Visioni di Sei Fondi per un Anno Cruciale
L’anno 2024 confermerà un cambiamento di paradigma per l’ecosistema del capitale di rischio. Le raccolte di fondi stagnano in un ambiente macroeconomico complesso, in particolare in fase seed e serie A, mentre la ripresa inizia gradualmente nel late stage. Secondo PitchBook, l’Europa ha però visto emergere sacche di resilienza con ad esempio 6,3 miliardi di euro investiti nell’intelligenza artificiale nel primo semestre del 2024. La French Tech, dal canto suo, mostra una stabilità incoraggiante con 4,26 miliardi di euro raccolti, secondo EY.
In questo contesto, gli investitori si stanno concentrando su progetti ad alto potenziale, ma più maturi, ancorati alla razionalità delle valutazioni. L’intelligenza artificiale, ormai onnipresente, evolverà verso usi verticalizzati mentre la deeptech e il clima rimangono assi d’innovazione imprescindibili. Per il 2025, i fondi intervistati – 50Partners, Daphni, Serena, XAnge, OneRagTime ed Épopée Gestion – convergono verso la stessa conclusione: non ci si concentrerà più a seguire le mode, ma a sostenere aziende capaci di coniugare innovazione, impatto e redditività.
Jérôme Masurel (50Partners) : “Ritorno alle basi”
Focus : Seed-Serie A – Francia
Settori : Tech, Impatto, Salute, Web3
« L’ecosistema continua a mantenere livelli di finanziamento molto elevati. Si prevede un importo da distribuire alle startup di 8 miliardi di euro nel 2024, equivalente al 2023. Questo importo rimane, è vero, inferiore ai 12 o 13 miliardi di euro del 2021-2022, ma ben superiore agli anni già buoni del 2019-2020, che raggiungevano circa 5 miliardi di euro. Senza contare gli anni pre-2016, durante i quali gli importi distribuiti erano compresi tra 1 e 2 miliardi di euro, mentre il VC francese era già dinamico.
Il denaro rimane quindi molto abbondante, anche se i fondi sono più prudenti e si assicurano maggiormente del potenziale, in particolare della redditività dei progetti. Le mega-raccolte e le valutazioni astronomiche sono più rare, così come i finanziamenti seed di diversi milioni di euro basati su PowerPoint. Alcuni vi vedranno un ritorno alla ragione.
In un mercato dove la concorrenza tra i fondi rimane importante, i buoni progetti sostenuti da ottime squadre, con trazione e alto potenziale, trovano facilmente finanziamenti, e a ottime condizioni. In questo ambiente competitivo, la capacità di supporto operativo dei progetti diventerà un forte argomento di differenziazione per i fondi.
Gli investitori si interesseranno sempre di più alla rivoluzione dell’IA, e sempre più all’impatto e alle innovazioni in salute. Alcuni investitori esperti inizieranno a esaminare i progetti Blockchain/Web3 per i quali le soluzioni infrastrutturali iniziano a presentare un serio potenziale. Quanto alle fusioni e acquisizioni, che sembrano ancora dinamiche nonostante la congiuntura, permetteranno ai VC di registrare plusvalenze che copriranno, in tutto o in parte, le riduzioni delle valutazioni dei portafogli. »
Pierre-Eric Leibovici (Daphni) : Scommettere sulle rotture tecnologiche
Focus : seed a serie A, paneuropeo
Settori : deeptech e tech for good
« È realistico rimanere ottimisti e non c’è motivo di allarmarsi del contesto politico per le aziende innovative. Tuttavia, gli investitori stranieri potrebbero fare scelte geografiche sfavorevoli se il livello di incertezza persiste.
Dal punto di vista micro, possiamo gioire della solidità, della resilienza e dell’esperienza dei nostri imprenditori. Nel campo dell’IA, la loro esperienza e eccellenza sono invidiate dai leader mondiali. Tuttavia, bisogna integrare il fatto che ora siamo su tempi più lunghi rispetto al passato. Le constatazioni del 2024 rimangono quindi sempre valide: prospettive di liquidità non entusiasmanti e scelte da fare tra crescita e spese. Infine, dopo essere stato anormalmente basso per molto tempo, il tasso di sinistralità ha visto un’accelerazione nel 2024 e probabilmente non scenderà nel 2025.
In termini di innovazioni, i progetti SAAS rischiano di essere meno privilegiati. I progetti IA diventeranno sempre più verticalizzati. Dopo 20 anni di attesa, l’IA potrebbe ad esempio consentire il sorgere di servizi rivoluzionari nel settore dell’istruzione. Il settore della deeptech sarà ambito, il che è una buona cosa per promuovere la valorizzazione della ricerca fondamentale sviluppata nei nostri laboratori di eccellenza. Gli investitori saranno motori per finanziare il passaggio dalla ricerca fondamentale alla ricerca applicativa per sviluppare offerte rivoluzionarie con sbocchi commerciali. »
Marc Fournier (Serena) : Verso un ecosistema più selettivo e resiliente
Focus : seed a serie B – Francia e Europa
Settori : SaaS, IA applicata, HealthTech, ClimateTech, Impatto, Deeptech
« L’anno 2025 segna un ritorno ai fondamentali per l’ecosistema startup. Dopo un decennio di abbondanza caratterizzato da una corsa sfrenata alla crescita, le condizioni di mercato impongono una nuova disciplina. I criteri di finanziamento evolvono: l’efficienza operativa e modelli di business robusti, che combinano redditività e scalabilità, sono diventati imperativi. Non conta più solo la crescita, ma la capacità di crescere in modo responsabile, rispettando la regola dei “40” – combinazione di crescita e redditività.
Parallelamente, l’innovazione continua a prosperare. L’intelligenza artificiale applicata, in particolare quando si integra in settori verticali come la salute o la produzione industriale, si rivela un catalizzatore di rottura. La ClimateTech, invece, attira capitali grazie a soluzioni concrete come i piccoli reattori modulari (SMRs) o le tecnologie legate alla gestione dell’acqua, di fronte a una domanda mondiale in costante aumento. Quanto al SaaS, sta subendo una sorta di selezione naturale: solo le aziende capaci di dimostrare una crescita efficiente e una gestione ottimale delle risorse finanziarie risultano attraenti per gli investitori.
Questi sconvolgimenti richiedono una collaborazione rafforzata tra investitori e imprenditori. La missione consiste ora nel trasformare le sfide in opportunità e capitalizzare su questa nuova era di maturità per costruire le aziende resilienti di domani. Il 2025 non sarà l’anno degli eccessi, ma quello della costruzione ragionata e sostenibile. »
Stéphanie Hospital (OneRagTime) : La capacità di internazionalizzarsi, più importante che mai
Focus : Seed a serie A, B – Europa, internazionalizzazione USA
Settori : IA verticalizzata, marketplace, fintech a impatto, deeptech mirata
« L’anno 2024 ha segnato un rallentamento significativo, sia per il numero che per la qualità dei nuovi progetti. Molti imprenditori non avevano ancora integrato il ritorno a una normalizzazione delle valutazioni e delle aspettative più razionali da parte degli investitori. Tuttavia, questo periodo ha anche permesso di consolidare le fondamenta: le startup promettenti, spesso più mature, mostrano una traiettoria chiara verso modelli di business solidi e prospettive di uscita identificate.
Per il 2025, ci concentreremo principalmente sugli agenti di IA verticalizzata, le soluzioni tecnologiche adattate a settori specifici come la salute, l’immobiliare o l’assicurazione, e le marketplace innovative. L’IA frugale ed etica, che valorizza la trasparenza nell’uso dei dati, dovrebbe anche rappresentare un asse di investimento importante per noi. E questo sempre privilegiando modelli “capital efficient”.
Infine, la capacità di internazionalizzarsi rapidamente, in particolare verso gli Stati Uniti, rimane essenziale, in un periodo in cui le probabilità di disallineamento con il mercato americano sono elevate. Diversificare i mercati sin dalla fase seed consente di garantire opportunità di crescita mentre si capitalizza sull’ADN internazionale delle startup. »
Cyril Bertrand (XAnge) : L’IA, il clima e la deeptech al centro del 2025
Focus : Early stage – Europa
Settori : IA, clima, deeptech
« Nel 2025, il mercato del capitale di rischio inizia una ripresa, sostenuta dal ritorno dell’appetito degli investitori per il rischio sulle serie B, dopo una fase di prudenza nel 2024. Le serie A, ancora in ritardo, potrebbero seguire questa dinamica, mentre il seed dovrà attendere ancora più a lungo per beneficiare di questo effetto a cascata.
L’intelligenza artificiale diventa uno standard imprescindibile. La prima ondata dei modelli di linguaggio (LLM) non è più un tema early stage e si unisce ai livelli infrastrutturali, lasciando spazio a applicazioni verticalizzate, in particolare nei SaaS e nella produttività. Questi usi concreti continueranno a trasformare interi mestieri.
Per quanto riguarda il clima, la sfida è identificare progetti veramente innovativi. Le infrastrutture come le batterie o le reti di ricarica non rientrano nel VC, ma nei fondi specializzati. Tuttavia, i software di ottimizzazione energetica e l’integrazione della decarbonizzazione nel quadro più ampio della conformità incarnano reali opportunità per le startup.
Infine, la deeptech è una fonte di innovazione cruciale. In cybersecurity, SpaceTech o biologia sintetica, i progressi consentono di riconciliare fatturato e rotture tecnologiche. L’ingegneria del vivo, combinando IA, hardware e biologia, apre prospettive ibride come lo stoccaggio di dati digitali nell’ADN, restituendo al venture il suo ruolo storico di motore di innovazioni di rottura. »
Charles Cabillic (Épopée Gestion, Xplore) : Capitali su misura per ambizioni industriali
Focus : early stage, Francia con un focus sulla facciata atlantica
Settori : aziende che creano localmente valore economico, ecologico e sociale
« Le aziende impiantate in regione hanno mostrato una migliore resistenza rispetto a quelle basate a Parigi di fronte alla crisi di finanziamento delle startup che stiamo vivendo ora da due anni. Tuttavia, le operazioni di cessione, fusioni e nuove raccolte di fondi sono ora più rare e più lunghe da concretizzare. Anche se le valutazioni sono rimaste relativamente ragionevoli in regione, hanno anch’esse subito una diminuzione sensibile.
Osserviamo anche un rallentamento nella creazione di nuove startup da oltre un anno. Tuttavia, quelle che emergono oggi sembrano più robuste, spesso guidate da fondatori esperti.
Nel 2025, i settori dell’IA, della cybersecurity, della robotizzazione e dell’innovazione industriale dovrebbero generare numerosi progetti ad alto potenziale in regione. Queste iniziative richiederanno, in generale, capitali maggiori rispetto ai progetti digitali tradizionali, il che porrà un vero problema: immaginare scenari di uscita compatibili con valutazioni di ingresso adeguate e i capitali investiti. »
Fonte: www.maddyness.com