Quando l’intelligenza artificiale si mette al servizio della vigna

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Il duo di commercianti di vino Aubert&Mathieu ha utilizzato ChatGPT per creare un vino biologico esclusivo chiamato “The End”. L’IA è stata anche impiegata per determinare la strategia di marketing e la comunicazione del prodotto.

Scrivere testi, programmare o anche improvvisarsi avvocato o medico… le possibilità offerte da ChatGPT, l’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI, sembrano quasi infinite. In modo più sorprendente, l’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI può anche essere utilizzata per produrre vino.

Con sede a Carcassonne (Languedoc), i commercianti Aubert&Mathieu hanno creato “The End”, un vino biologico esclusivo grazie alle suggerimenti dell’interfaccia conversazionale ChatGPT. “Abbiamo pensato: ‘perché non chiedergli di aiutarci da A a Z sulla produzione e sulla distribuzione?’. Ci rendiamo conto che ChatGPT è creazione di contenuti e analisi dei dati. Abbiamo cercato di combinare entrambi”, spiegano Anthony Aubert e Jean-Charles Mathieu, fondatori di Aubert&Mathieu e ospiti di Tech&Co giovedì 30 novembre. Obiettivo: innovare e distinguersi dalla concorrenza.

La strategia di marketing e comunicazione tramite ChatGPT

“Abbiamo spiegato che avevamo due vitigni, grenache e syrah, e che volevamo il suo parere sulla vinificazione e sull’assemblaggio, dandoci le proporzioni” proseguono i due imprenditori che hanno poi applicato le indicazioni dell’IA. L’azienda, con sede a Carcassonne, ha anche utilizzato il chatbot di OpenAI per elaborare l’etichetta, trovare un nome per la cuvée e produrre un comunicato stampa e un piano di marketing in linea con gli obiettivi stabiliti dalla richiesta iniziale.

Inoltre, la bottiglia che funge da contenitore per la bevanda alcolica è stata anche consigliata da ChatGPT, che l’ha ritenuta ideale per valorizzare il vino dei due commercianti. L’IA si è anche pronunciata sul prezzo di vendita della bottiglia, compreso tra 50 euro e 100 euro e che, alla fine, costa 29,95 euro.

“ChatGPT è lì per aiutare la decisione piuttosto che decidere da solo. Non ha rivoluzionato il modo in cui facciamo il vino. Ma pensiamo che allenandolo, possa aiutarci a creare profili di vino in base alle aspettative dei consumatori”, dettagliano Anthony Aubert e Jean-Charles Mathieu. Commercializzata solo attraverso il loro sito Internet, la cuvée confezionata dai due commercianti è limitata a 600 bottiglie.

Fonte: winenews.it

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