Apple, Meta o OpenAI rallentano il lancio di servizi IA in Europa a causa delle regolamentazioni
Un’indagine rivela che aziende come Apple, Meta e OpenAI hanno posticipato il lancio dei loro servizi d’intelligenza artificiale in Europa, citando le nuove regolamentazioni UE. Si tratta di un segnale di crescente tensione con Bruxelles, interpretato da alcuni come una tattica per fare pressione sui regolatori.
Il 28 ottobre è una data attesa dagli appassionati di Apple negli Stati Uniti: proprio quel giorno, infatti, i consumatori potranno per la prima volta utilizzare Apple Intelligence, la suite di funzionalità avanzate basate su IA, disponibile su iPhone 15 Pro. Questo nuovo sistema offrirà riassunti automatici di testo, un assistente vocale potenziato con ChatGPT e strumenti per migliorare le foto, aumentando l’attrattiva dell’iconico prodotto Apple.
In Europa, tuttavia, il lancio di Apple Intelligence sarà ritardato. Apple teme che le nuove funzionalità potrebbero non essere conformi al Digital Markets Act (DMA), la normativa dell’Unione Europea progettata per garantire una concorrenza leale tra le piattaforme digitali. Questa scelta è un duro colpo per gli utenti europei, che dovranno attendere.
Il contesto regolamentare: Digital Markets Act e AI Act
Le normative europee in materia di tecnologia, come il DMA e il futuro AI Act, sono state pensate per stabilire regole chiare sull’uso delle IA e assicurare che le grandi aziende rispettino criteri di trasparenza e protezione dei dati. L’AI Act, ancora in fase di approvazione, potrebbe limitare o regolamentare l’utilizzo di IA generative come ChatGPT, al fine di proteggere la privacy degli utenti e di evitare possibili abusi. Queste regolamentazioni, pur essendo progettate per tutelare gli interessi dei consumatori, stanno creando un certo attrito con le big tech, che temono di dover investire risorse aggiuntive per conformarsi alle normative europee.
Meta e OpenAI: gli altri giganti tecnologici rallentano in Europa
Anche Meta e OpenAI hanno fatto scelte simili ad Apple. Negli Stati Uniti, Meta ha recentemente lanciato LLaMA, un modello linguistico avanzato, e OpenAI ha introdotto OpenAI Advanced Voice, una versione vocale di ChatGPT. Questi servizi non sono ancora disponibili in Europa, a causa delle possibili implicazioni con le nuove leggi europee sulla privacy e la concorrenza.
Un impatto economico e strategico importante
Le decisioni di queste aziende potrebbero anche rappresentare una mossa strategica, volta a indurre l’UE a rivedere le sue normative tecnologiche. Tuttavia, il ritardo nel lancio di queste tecnologie in Europa potrebbe avere ripercussioni economiche significative, poiché i consumatori europei potrebbero rivolgersi a soluzioni alternative se l’attesa si prolunga.
Fonte: www.lefigaro.fr
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