No, l’intelligenza artificiale non sostituirà i traduttori e le traduttrici!

Futuro della traduzione e intelligenza artificiale

Ma perché vuoi fare una formazione in traduzione? Con la traduzione automatica e ora ChatGPT vs , non troverai mai lavoro…” È un commento che molti dei nostri studenti sentono, spesso dai loro genitori. Nei media, sui social, ovunque proliferano messaggi allarmisti sull’obsolescenza programmata della professione di traduttore. È fondamentale rispondere a queste preoccupazioni, senza cadere nel diniego della realtà né pretendere di avere tutte le risposte. Rilevando alcuni fatti, lontani dalle predizioni catastrofiche: l’intelligenza artificiale (IA) non è né il nuovo rappresentante di Satana sulla Terra né la soluzione a tutti i problemi che l’umanità affronta oggi.

La professione di traduttore comprende un gran numero di mestieri, che sono profondamente evoluti negli ultimi trent’anni. Lontana dalla visione puramente letteraria e culturale che ne costituisce la parte più visibile, la traduzione è passata da un approccio principalmente artigianale a una professione destinata a fornire un servizio alla società e ai suoi diversi attori (aziende, servizi pubblici, cittadini, giustizia…). Essa coinvolge, a seconda dei parametri considerati, tra 20.000 e 50.000 professionisti in Francia e in Italia, che sono un ingranaggio essenziale, sebbene discreto, del funzionamento dell’economia e delle società moderne. Possono ignorare le evoluzioni tecnologiche? Solo a loro rischio e pericolo.

Già una riflessione sulla traduzione automatica

Condannare l’uso dell’IA senza ulteriori discussioni non fermerà la sua diffusione. Riteniamo che il nostro ruolo di responsabili della formazione non sia quello di giudicare moralmente queste evoluzioni o di imporre ai nostri futuri diplomati cosa devono diventare. È invece nostro compito preparare i nostri studenti a fare scelte informate che permettano loro di esercitare un’attività remunerativa, essendo riconosciuti per il loro reale valore professionale.

Per questo motivo, a livello di formazione, dell’associazione francese che le raggruppa (l’AFFUMT, Associazione francese delle formazioni universitarie ai mestieri della traduzione) e all’interno della rete EMT (European Masters in Translation), abbiamo intrapreso un’analisi di ciò che l’emergere dell’IA significa per il nostro settore e di come fornire una risposta riflessiva e costruttiva. Poiché ci inseriamo in un ecosistema complesso, questa riflessione viene condotta con gli altri attori del settore, poiché è solo insieme che riusciremo a influenzare queste evoluzioni, che ci riguardano direttamente ma che toccano più ampiamente tutta la società.

Fonte: www.lemonde.fr

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