Si può (davvero) diventare ricchi grazie all’intelligenza artificiale, come promettono molte pubblicità sui social network?

Les vidéos alléchantes promettant de devenir riche avec l'IA irriguent les réseaux sociaux. (STEPHANIE BERLU / RADIO FRANCE)

 

I video accattivanti che promettono di diventare ricchi grazie all’IA inondano i social network. (STEPHANIE BERLU / RADIO FRANCE)

Numerosi post circolano su YouTube, Instagram e anche X, con frasi accattivanti che promettono di guadagnare molti soldi grazie all’IA. Ma qual è la verità? Vi rispondiamo in tre domande.

L’IA, una gallina dalle uova d’oro? Alcuni influencer su internet affermano che sia possibile diventare ricchi grazie all’intelligenza artificiale. È il caso di Louis Key, che si presenta come un giovane imprenditore che guadagna 200.000 euro al mese e che è il primo risultato della ricerca “diventare ricchi IA” su YouTube, dove conta quasi 20.000 abbonati.

Il suo video, datato 11 settembre 2024, è intitolato “La Rivoluzione IA nel 2025: Come Diventare Ricchi”. L’influencer vi espone, in particolare, “tre modi per trarre profitto dall‘opportunità dell’IA e diventare ricchi”. E Louis Key non è l’unico a dispensare consigli sui social, sia su YouTube, Instagram o X, su come gestire i propri soldi, investirli e farli fruttare. Offerte allettanti che si rivelano poco convincenti secondo Maxime Moffront, consulente presso Rhapsodies e specialista di IA.

  1. Perché “Diventare ricchi rapidamente” è un’ossessione sui social?

Per Maxime Moffront, “c’è un vero effetto moda”. Il fenomeno si ripresenta regolarmente, legandosi a “buzzword”, cioè parole chiave di tendenza. L’ultima tendenza è l’IA generativa, ma prima c’erano “la blockchain”, “il bitcoin”, il “coaching” o ancora “il copywriting”. Ogni volta, gli influencer cercano di trovare un nuovo target, basandosi sulle ultime innovazioni tecnologiche. È il caso di Jean-Pierre Fanguin, diventato famoso durante il Covid con video che proponevano ricette miracolose per fare soldi facilmente.

Generalmente, questi influencer che promettono la luna in realtà vendono corsi a pagamento che cercano di piazzare al loro pubblico. E l’oggetto di questi corsi cambia in base alle mode. “Il loro business non è permettere alle persone di diventare ricche, ma far credere loro che, diventando loro clienti, sapranno come fare”, spiega Maxime Moffront.

  1. I corsi per “diventare ricchi” sono seri?

“Così come sono, no, non è davvero possibile guadagnare soldi con l’IA”, afferma Maxime Moffront, almeno non seguendo le raccomandazioni degli influencer. Lo specialista li ha esaminati più da vicino e, secondo lui, c’è “una grande mancanza di conoscenza tecnica nel campo dell’IA, oltre a una disinformazione del pubblico”. Infatti, nota che “tutte le tipologie di IA vengono raggruppate”, sia che si tratti di IA generativa o IA discriminativa, ad esempio. “I rischi e le falle vengono minimizzati o dimenticati”, aggiunge Maxime Moffront. Inoltre, “il costo annunciato è ben inferiore al costo reale”: la maggior parte degli influencer afferma che “tutto è disponibile per 20 euro al mese”, ma “tutti gli strumenti necessari costano molto di più”, ribatte lo specialista di IA.

Infine, “l’impegno necessario per raggiungere l’obiettivo è ampiamente sottovalutato”. Nel suo video “La Rivoluzione IA nel 2025”, Louis Key afferma che Open AI (che sviluppa ChatGPT) “è uno strumento magico che permette con un clic di creare qualsiasi servizio”. Gli influencer lasciano intendere che la qualità del “prompt”, ovvero la richiesta data all’intelligenza artificiale, dovrebbe dare un risultato ottimale senza sforzi aggiuntivi. Promesse che Maxime Moffront smonta, sostenendo che competenze del genere richiedono tempo per essere acquisite. Pertanto, ritiene che questi corsi siano ben lontani dall’essere “concludenti”.

  1. L’intelligenza artificiale può (davvero) permettere di guadagnare denaro?

Secondo Maxime Moffront, l’IA è un mercato molto importante, “stimato a 184 miliardi di dollari nel 2024”, in crescita, “con una crescita prevista del 28% nei prossimi 10 anni” e per il quale c’è un reale bisogno di formazione. Per utilizzare l’IA, “è necessario avere competenze nel prompting, oltre alle proprie competenze originarie”, ricorda lo specialista.

“L’IA è un insieme di strumenti che consentono di aumentare la produttività e creare nuovi servizi. Tuttavia, il loro utilizzo richiede competenze e sforzi, del tutto opposti ai modi accattivanti per diventare ricchi velocemente che proliferano sui social network”, conclude Maxime Moffront.

Fonte: www.francetvinfo.fr

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