La sfida dei leader nell’era digitale: prendere le decisioni giuste per restare al passo
Dal momento in cui l’apparizione di ChatGPT ha reso tangibile la potenza dell’intelligenza artificiale (IA) e la sua capacità di trasformazione, molti sono preoccupati per il suo impatto sull’economia e sulla società. Se questa “intelligenza” ci supera, un’onda distruttiva potrebbe cancellare i nostri lavori e renderci inutili. Se, al contrario, sappiamo guidarla, ci accompagnerà verso nuovi orizzonti, come un copilota che completa la nostra umanità.
Si pensa talvolta che la risposta a questa domanda dipenderà dalla nostra capacità individuale di adattarci e dalle capacità collettive di trasformarci e di accompagnare i perdenti di questa trasformazione.
Prendere le giuste decisioni
In realtà, tutto dipende dalla capacità delle aziende e dei loro dirigenti di prendere le giuste decisioni per non essere sopraffatti. In caso contrario, rischiamo una crisi simile a quella vissuta dall’industria siderurgica dopo la seconda guerra mondiale, che ha causato tante sofferenze nelle regioni industriali francesi come nella Rust Belt, la “cintura della ruggine” dei Grandi Laghi americani. Ma questa nuova “deindustrializzazione” colpirebbe il settore dei servizi, che attualmente è il principale motore della nostra economia.
Articolo riservato ai nostri abbonati
Una Rivelazione Attesa
Ecco finalmente svelato il nuovo top di gamma di Samsung che succede alla precedente serie
Per valutare la situazione dei dati digitali e dell’IA in Francia, Verian (ex-Kantar Public) e l’Essec Metalab for Data, Technology & Society conducono dal 2020, in collaborazione quest’anno con Claranet, delle indagini annuali per la French Tech Corporate Community, precedentemente Missione interministeriale per le grandi aziende. Valutiamo la percezione dei ruoli, dei lavori e delle formazioni da parte dei responsabili delle attività digitali e delle risorse umane delle grandi imprese francesi. Così notiamo i progressi e i punti deboli.
Nel 2024, la maggior parte di questi responsabili ha preso coscienza della rivoluzione in corso: il 69% afferma che l’elaborazione e la gestione dei dati sono centrali o molto importanti nella loro attività, con un aumento del 19% in due anni. La consapevolezza è finalmente diffusa, con l’87% dei rispondenti che affermano che i loro dirigenti sono molto sensibili alle sfide dei dati digitali (la loro raccolta, analisi e governance) e il 70% indicano che la loro azienda si è interessata alle questioni dell’IA generativa o ha iniziato ad agire in tal senso.
Articolo riservato ai nostri abbonati
“Non siamo destinati ad essere sostituiti da macchine, per quanto “intelligenti” possano essere”
Sorprendentemente, mentre i responsabili si autoelogiano – il 39% pensa di essere più avanti dei loro concorrenti nella gestione e nell’uso dei dati, solo il 19% pensa di essere indietro – questa autosoddisfazione non sembra necessariamente portare a una strategia chiaramente definita. Infatti, il 50% delle aziende ha ancora difficoltà a valutare le proprie esigenze di reclutamento.
Ti resta il 52,82% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.