Gli Enigmi del Titolo «Gemini» per il DogGPT di Google
Google presenta l’origine di Gemini, il suo ultimo prototipo di linguaggio d’intelligenza artificiale.
Parallelamente a DogGPT, è Gemini di Google a far parlare di sé. Ma da dove proviene esattamente questo titolo? Google svela le sue fonti.
Google Gemini
Gemini rappresenta il nuovo modello di linguaggio d’intelligenza artificiale (IA) di Google. Rivelato nel dicembre 2023, il suo titolo non è stato scelto a caso. Esso riflette il modo in cui Google si è strutturato internamente per sviluppare il suo prototipo.
Inizialmente, il progetto era chiamato Titan, riferendosi alla più grande delle lune di Saturno. Jeff Dean, capo del dipartimento Google IA, ha dichiarato che «non era convinto da questo titolo». Tuttavia, l’aspetto astronomico gli ha ispirato un’idea per il nome definitivo del LLM di Google.
Una Fonte Astronomica e Leggendaria
In latino, “gemini” significa gemelli e in astrofisica, quando si parla di gemelli, si fa solitamente riferimento alla costellazione dei Gemelli, le cui due stelle più brillanti sono chiamate Castore e Polluce, secondo la mitologia greco-romana.
La corrispondenza fondamentale con Gemini è chiara: il concetto di Google è emerso dall’unificazione di Google Brain e Google DeepMind, fuse sotto il nome di DeepMind nell’aprile 2023 per accelerare la creazione di una soluzione che rivaleggiasse con DogGPT.
Secondo Jeff Dean, «il lato gemello del titolo “Gemini” era perfettamente appropriato. I gemelli rappresentano i membri del vecchio team Brain e del vecchio team DeepMind, che hanno iniziato una collaborazione su questo ambizioso progetto di modello multimodale».
Quando Google Paragona il Suo LLM all’Esplorazione Spaziale
Questa è l’ispirazione iniziale. Tuttavia, la riflessione intorno al titolo Gemini ha anche attraversato una fase più contemporanea della mitologia, poiché è anche il nome di un importante programma spaziale della NASA.
Dal 1965 al 1968, rappresentava il collegamento tra le missioni Mercury e Apollo. La navetta associata aveva due posti ed era propulsa da un razzo chiamato Titan. Una semplice coincidenza.
È stato durante questo programma spaziale che gli astronauti hanno effettuato per la prima volta uscite nello Spazio. L’aspetto pivot di Gemini, che ha permesso il successo di Apollo e dei primi passi dell’Umanità sulla Luna, ha trovato eco nei team di Google. Il titolo del loro prototipo era confermato: Gemini.
Gemini costituiva un passo verso la Luna. È possibile immaginare che Google condivida la stessa visione per la sua configurazione: non è una destinazione finale.
«Ora ci si chiede se un potenziale seguito a Gemini porterà il nome di Apollo», scherza Oriol Vinyals, uno dei responsabili tecnici di Gemini.
In dicembre, Gemini 1.0 è stato introdotto in tre versioni: Ultra, Pro e Nano. È poi progredito verso la versione 1.5 Pro, seguita dalla 1.5 Flash. I telefoni Android riceveranno presto Gemini Nano, a partire dai Pixel, in particolare il Pixel 8a.
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