GPT-5: un nuovo modello di intelligenza artificiale… che complica le cose?

GPT-5: Un Nuovo Modello di Intelligenza Artificiale
Era con buone intenzioni: GPT-5 doveva eliminare il complicato menu a discesa per la scelta del modello in ChatGPT, ma il risultato è stato l’esatto contrario. Invece di semplificare, l’interfaccia è diventata ancora più complessa, con l’aggiunta delle opzioni Auto, Fast e Thinking TechRadarThe Times of IndiaThe Verge.
GPT-5 introduce un sistema di routing in tempo reale: un modello principale per la maggior parte delle richieste, un modello “thinking” per problemi complessi, e un “router” che decide automaticamente quale scegliere in base alla complessità della conversazione WikipédiaBusiness InsiderCinco Días.
Ma questa novità ha suscitato malumori: molti utenti hanno riscontrato risposte di qualità inferiore rispetto a GPT-4o, e OpenAI ha ammesso che il router automatico era addirittura fuori uso in alcune fasi del lancio provocando malfunzionamenti The Washington PostWikipédiaInclusion Cloud.
Di fronte alle lamentele, Sam Altman e il team di OpenAI hanno fatto marcia indietro:
È stato reintrodotto GPT-4o per gli utenti a pagamento, mentre era stato rimosso inizialmente TechRadarThe VergeWindows Central.
Sono state chiaramente offerte le modalità Auto, Fast e Thinking nel selettore, permettendo agli utenti di bypassare il router automatico se preferiscono avere il controllo TechRadarData Studios ‧ExafinThe Times of IndiaWindows Central.
Il limite d’uso della modalità Thinking è stato aumentato per gli utenti Plus: prima era di 200 messaggi a settimana, ora è salito a 3.000 messaggi TechRadarWindows CentralThe Times of India.
Inoltre, GPT-5 include ora migliori capacità multimodali (testo, immagine, audio, video), una finestra di contesto molto più ampia, personalità conversazionali e integrazioni con strumenti come Gmail e calendario Google Cinco Días+1Windows Central.
[…] Con il rilascio della versione GPT-5.0 il 7 agosto, OpenAI ha introdotto una modalità chiamata «Prof. pedago», che solleva interrogativi sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) generativa nel contesto educativo. Questa funzionalità sembra suggerire un approccio che potrebbe essere interpretato come un invito a delegare i compiti agli strumenti digitali, sollevando preoccupazioni etiche e pedagogiche. […]