Giganti dei dati: gli Emirati Arabi Uniti lanciano un megacentro in Francia

 

Server in a data center in Saint-Ouen-l’Aumône (Val-d’Oise), July 9, 2021.

Gli Emirati Arabi Uniti costruiranno in Francia un gigantesco data center, ha annunciato la presidenza francese, giovedì 6 febbraio, nel primo giorno di un vertice mondiale sull’intelligenza artificiale (IA) a Parigi, mentre il paese ambisce a diventare il leader europeo nel settore.

Questo data center, con una capacità di calcolo che può raggiungere 1 gigawatt, farà parte di un «campus» incentrato sull’IA, il più grande in Europa, secondo l’Elysée. Questo rappresenta «da 30 miliardi a 50 miliardi di euro» di investimenti, nell’ambito di un accordo di partenariato firmato in presenza del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, e del suo omologo emiratino, Mohammed Ben Zayed Al Nahyane. Questo «campus» sarà sviluppato da «un consorzio di campioni franco-emiratini», in particolare dal fondo d’investimento MGX, legato agli Emirati Arabi Uniti. La sua localizzazione non è stata ancora decisa.

Inoltre, la ministra francese incaricata dell’IA, Clara Chappaz, ha annunciato che trentacinque siti erano «pronti all’uso» per accogliere nuovi centri dati sul territorio nazionale. Occuperanno circa 1.200 ettari e la loro localizzazione sarà svelata all’inizio della prossima settimana.

Incertezza sulla presenza di Elon Musk a Parigi

Il vertice di Parigi, co-presieduto con l’India e che si tiene fino all’11 febbraio, è iniziato presso l’istituto di ingegneria Polytechnique con due giorni di tavole rotonde. Gli incontri proseguiranno sabato e domenica, e saranno dedicati all’IA nella cultura. Emmanuel Macron darà un’intervista sul tema a France 2 e ai media indiani Firstpost, » nel seguito del telegiornale delle 20 ore.

Gli scambi diplomatici, che si terranno lunedì e martedì, dovrebbero culminare in «una dichiarazione di volontà di progresso condiviso», secondo l’inviata speciale del presidente della Repubblica per il vertice, Anne Bouverot.

È annunciata la partecipazione di un centinaio di paesi, con il vicepresidente americano J. D. Vance, il vicepremier cinese Zhang Guoqing, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Persistono incertezze sulla presenza di Elon Musk e su quella di Liang Wenfeng, fondatore della start-up cinese DeepSeek, con cui l’Elysée è in «discussioni».

Un «business day» sarà anche organizzato martedì a Station F, l’incubatore di start-up fondato dal miliardario francese Xavier Niel (azionista del Monde), lui stesso attore del settore tech.

«L’IA deve passare dai laboratori di ricerca alle istituzioni del mondo reale. Perché possa davvero servire la società, abbiamo bisogno di legami solidi tra il mondo accademico, l’industria e l’imprenditorialità», ha sostenuto la ministra Clara Chappaz.

«La cosa più importante che vorrei vedere emerge da questo vertice è la certezza che le piattaforme di IA che saranno ampiamente utilizzate in futuro saranno a codice aperto», ha affermato all’Agence France-Presse (AFP) il francese Yann LeCun, a capo del laboratorio di ricerca in IA di Meta, sul campus di Polytechnique. Oltre a difendere questi modelli, il cui codice è reso pubblico affinché ricercatori o imprenditori possano sfruttarlo, si oppone all’adozione di «regolamentazioni che ritardino il progresso scientifico».

Lancio di un’app MistralAI

Yoshua Bengio, premio Turing 2018 e uno dei più importanti ricercatori nell’IA, si è dichiarato «ottimista» riguardo ai risultati del vertice. L’obiettivo «è di attirare l’attenzione dei decisori pubblici di alto livello sulle discussioni sui lati positivi e pericolosi dell’IA», ha dichiarato dall’Ecole normale supérieure dove presentava il primo rapporto internazionale sulla sicurezza di questa tecnologia.

Il team di MistralAI – rivale francese dei giganti americani – ha colto l’occasione per annunciare l’arrivo della loro applicazione “Le Chat” (equivalente di ChatGPT) nei negozi Google e Android.

Quanto a OpenAI, il creatore di ChatGPT, permetterà ad alcuni clienti europei di archiviare i dati delle loro interazioni con i suoi agenti conversazionali all’interno dell’Unione Europea, piuttosto che negli Stati Uniti o altrove, dandogli il controllo su queste preziose informazioni

Fonte: www.agenzianova.com

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