OpenAI: La Nuova Rete per i Professionisti dell’Intelligenza Artificiale

OpenAI Jobs Platform: Un Futuro per il Lavoro nell'Intelligenza Artificiale
La piattaforma OpenAI Jobs sarà lanciata nel 2026 e permetterà, in una prima fase, di connettere datori di lavoro e esperti di intelligenza artificiale.
Fidji Simo e le Novità di OpenAI
Appena assunta come direttrice generale delle applicazioni di OpenAI, Fidji Simo annuncia già importanti novità per la casa madre di ChatGPT. In un post sul blog pubblicato il 4 settembre, l’ex direttrice della piattaforma di consegna di generi alimentari Instacart annuncia il lancio della OpenAI Jobs Platform, previsto per la metà del 2026.
In parole povere, questo spazio, concepito come un concorrente di LinkedIn, promette di mettere in contatto datori di lavoro e candidati, ma esclusivamente nei settori legati all’intelligenza artificiale. L’intento è di creare un ambiente dedicato a profili “pronti per l’IA” capaci di utilizzare questi strumenti e di integrare tecnologie direttamente nella piattaforma per aiutare le aziende a selezionare i candidati più adatti.
Aiutare a Maestare l’IA
Secondo Fidji Simo, l’intelligenza artificiale rappresenta una vera e propria rivoluzione: “i lavori cambieranno, le aziende dovranno adattarsi e tutti noi, dai dipendenti ai CEO, dobbiamo imparare a lavorare diversamente”. Ha inoltre sottolineato che OpenAI non può fermare queste evoluzioni, ma può aiutare più persone a padroneggiare l’IA e metterle in contatto con aziende che hanno bisogno delle loro competenze, offrendo così più opportunità economiche.
Tuttavia, l’azienda precisa che OpenAI Jobs Platform non sarà destinata solo ai grandi gruppi tecnologici. La piattaforma “conterà una sezione dedicata ad aiutare le aziende locali a diventare più competitive e i governi a trovare i talenti in IA necessari per servire meglio i propri cittadini” si legge nel comunicato. “Ad esempio, la Texas Association of Business desidera utilizzare questa piattaforma per connettere migliaia di datori di lavoro texani con persone talentuose che possono aiutarli a modernizzare le loro aziende”.
Rafforzamento del Servizio OpenAI Academy
Ma non è tutto. OpenAI ricorda di aver collaborato con la Casa Bianca per promuovere la conoscenza dell’intelligenza artificiale tra gli americani, e annuncia anche un potenziamento del servizio di formazione online, OpenAI Academy. Questo servizio, lanciato all’inizio dell’anno e offerto gratuitamente, permette agli utenti di migliorare la loro padronanza degli strumenti di IA. Ora, l’azienda offrirà certificazioni che attestano i vari livelli di competenza, accompagnate dalla nuova funzionalità “ChatGPT Study”.
OpenAI mira a certificare 10 milioni di americani entro il 2030, e per raggiungere questo obiettivo prevede di stabilire vari partenariati con diverse aziende che potranno offrire queste certificazioni ai propri dipendenti. Un primo accordo è stato siglato con il colosso americano della grande distribuzione, Walmart. “Offrendo direttamente ai nostri collaboratori una formazione sull’IA, stiamo dando loro gli strumenti più potenti del nostro tempo, fornendo le competenze necessarie per riscrivere le regole del gioco e plasmare il futuro del commercio”, afferma John Furner, CEO del gruppo.
Verso una Valutazione di 500 Miliardi di Dollari
Queste novità fanno parte della volontà di OpenAI di diversificare le proprie fonti di reddito mentre il rischio di una bolla speculativa grava sul settore IA, dada l’enormità degli investimenti rispetto ai margini di profitto. Assumendo Fidji Simo, che in precedenza ha lavorato per monetizzare Facebook e ha risollevato le finanze di Instacart, OpenAI intende mantenere la rotta.
Dopo aver chiuso un round di finanziamento di 8,3 miliardi di dollari a inizio agosto, parte di un ciclo di finanziamenti più ampio di 40 miliardi, l’azienda, attualmente valutata 300 miliardi di dollari, punta a raggiungere in breve tempo i 500 miliardi di valutazione.
Fonte : www.lefigaro.fr