Elon Musk Scende in Campo: Denuncia Apple e OpenAI!

Elon Musk contro Apple: una situazione controversa nel settore dell'IA
Elon Musk contro Apple: una situazione controversa nel settore dell’IA
Elon Musk ha una nuova vittima, e si chiama Apple. Attraverso la sua azienda di intelligenza artificiale xAI, l’uomo più ricco del mondo si scaglia contro l’App Store e lancia la minaccia più pesante: una causa legale contro Apple per violazione delle leggi antitrust.
Messa a punto, il 25 agosto alle 17:34 – Elon Musk, tramite le sue aziende xAI e X, ha ufficialmente presentato una denuncia contro Apple e OpenAI, riporta CNBC. Secondo la denuncia, i due colossi della tecnologia avrebbero messo in atto un “piano anticoncorrenziale” per soffocare i concorrenti nel mercato dell’intelligenza artificiale generativa.
La denuncia, presentata presso il tribunale distrettuale del nord del Texas, accusa Apple di favorire apertamente ChatGPT nei ranking del suo App Store, a discapito dei suoi concorrenti, incluso Grok, il chatbot di xAI. In sostanza, Elon Musk è convinto che il partenariato strategico tra le due aziende falsifichi il gioco della concorrenza.
Messa a punto, il 13 agosto alle 00:10 – Apple ha risposto alle accuse di Elon Musk secondo cui i ranking dell’App Store sarebbero distorti a favore di ChatGPT. “L’App Store è progettato per essere equo e privo di qualsiasi pregiudizio”, spiega il costruttore. “Mettiamo in evidenza migliaia di app attraverso classifiche, raccomandazioni algoritmiche e selezioni preparate da esperti secondo criteri obiettivi.” Nessun favoritismo, quindi, ma non è certo che questa spiegazione soddisfi il miliardario che interpreta il suo ruolo preferito di vittima.
Articolo originale – Al centro del contenzioso, il ranking dell’App Store, che il miliardario accusa di essere truccato per favorire ChatGPT, il grande rivale del suo chatbot, Grok. Un annuncio clamoroso che, sebbene sembri inserirsi in un contesto di crescente pressione normativa su Apple, potrebbe benissimo rivelarsi un tentativo infruttuoso.
Grok contro ChatGPT: la battaglia dei ranking che alimenta le polemiche
Il tutto parte da un constatato che irrita profondamente Elon Musk. Negli Stati Uniti, ChatGPT di OpenAI domina la prima posizione delle applicazioni gratuite più scaricate sull’App Store. Nel frattempo, il suo concorrente diretto, Grok, deve accontentarsi di un quinto posto. Una differenza ancora più marcata in Francia, dove Grok scivola al 30° posto mentre ChatGPT rimane l’indiscusso leader.

Per il capo di xAI, questa situazione non ha nulla di naturale. In un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma X, accusa senza mezzi termini: “Apple si comporta in un modo che rende impossibile qualsiasi azienda di IA, diversa da OpenAI, di raggiungere la prima posizione nell’App Store, il che costituisce una violazione inequivocabile delle leggi antitrust. xAI intraprenderà immediatamente azioni legali.”

La teoria di Musk? Il partenariato strategico tra Apple e OpenAI, che integra ChatGPT nel cuore di Siri sugli iPhone, altererebbe completamente la concorrenza. “Apple non ha solo messo il dito sulla bilancia, si è messa completamente sulla bilancia”, ha tuonato, sostenendo che la ditta di Cupertino privilegia deliberatamente il suo partner a danno di tutti gli altri attori, incluso Grok.
Un’accusa “inequivocabile”… ma già in difficoltà
Tuttavia, questa affermazione esplosiva, presentata come un dato di fatto, si scontra con fatti piuttosto obstinati. Mentre Elon Musk non ha portato prove concrete a sostegno delle sue affermazioni, diversi esempi recenti contraddicono frontalmente la sua teoria di un App Store bloccato per OpenAI.
Diverse recensioni da lettori su X ricordano che altre applicazioni di intelligenza artificiale sono riuscite effettivamente a raggiungere la cima dei ranking, anche dopo l’annuncio del partenariato tra Apple e OpenAI nel giugno 2024. Il chatbot DeepSeek AI ha raggiunto il primo posto nella classifica generale dell’App Store a gennaio 2025 e Perplexity AI, un altro serio concorrente, ha anche conquistato il primo posto in India a luglio 2025.
Questi successi dimostrano che è assolutamente possibile per un’app di IA, diversa da ChatGPT, diventare numero 1. L’argomento principale di Elon Musk sembra quindi decisamente fragile.
Guerra di parole: Sam Altman (OpenAI) risponde colpo su colpo
Lontano dall’essere intimidito, il capo di OpenAI, Sam Altman, non ha tardato a replicare. Giocando la carta del “dare per avere”, ha rovesciato l’accusa contro Musk su X: “È un’affermazione notevole considerando ciò che ho sentito dire, che Elon manipola X per trarne vantaggio, lui stesso e le sue aziende, e per danneggiare i suoi concorrenti e le persone che non gli piacciono”. Una controffensiva che suggerisce che se qualcuno infrange le regole della concorrenza, potrebbe essere chi grida al lupo.

Quindi, semplice bluff per attirare attenzione?
Rimane da vedere se la minaccia di azioni legali si concretizzerà o se si tratta, ancora una volta, di una uscita tonante destinata a galvanizzare la sua comunità. Per un fervente sostenitore del capitalismo sfrenato, vedere Elon Musk invocare l’intervento della giustizia per regolare un mercato pare alquanto ironico.
Non è la prima volta che il miliardario lancia sfide spettacolari che finiscono per sgonfiarsi, come il suo progetto di combattimento in gabbia contro Mark Zuckerberg. Se la crociata di Elon Musk contro Apple sembra mal indirizzata nel merito, essa cavalca comunque un’onda ben reale di sfiducia verso il potere dei GAFAM. Apple è stata tra l’altro già condannata a una multa di 500 milioni di euro da parte dell’Unione europea per le sue pratiche relative all’App Store ed è sotto la sorveglianza attenta dei regolatori di tutto il mondo. Un contesto che dà un certo risonanza all’uscita di Musk, anche se i suoi argomenti, questa volta, sembrano piuttosto leggeri.
Fonte:Reuters
Fonte : www.01net.com