Due Anni Dopo ChatGPT: Sam Altman e la Rivoluzione di un OpenAI Trasformato
RACCONTO – Il colpo di Stato fallito di novembre 2023 contro il suo leader ha dato il via a una pulizia interna e ha accelerato la trasformazione commerciale dell’ex laboratorio di ricerca non profit.
Il 30 novembre 2022, il lancio del chatbot ChatGPT ha scatenato un terremoto globale, mettendo il termine “intelligenza artificiale generativa” sulle labbra di tutti. L’azienda che lo ha concepito si è subito fatta un nome sulla mappa dei grandi attori della tecnologia, un’impresa straordinaria per una struttura di cui la notorietà non superava il piccolo ambiente americano dell’IA. Fondata nel 2015 da ricercatori e da un pugno di imprenditori, tra cui Sam Altman e Elon Musk, OpenAI era allora solo un laboratorio di ricerca avanzata in IA senza scopo di lucro. Populate da qualche centinaio di scienziati con una missione che aveva quasi un sapore religioso: la creazione di un “IA generale” sicura, un grande cervello sintetico altamente sicuro e pensato per essere vantaggioso per tutta l’umanità.
Tuttavia, nel corso degli anni, OpenAI ha dovuto adattarsi alle sfide economiche e tecnologiche per garantire la sostenibilità del progetto. Nel 2019, l’azienda ha introdotto una struttura “ibrida”, trasformandosi in una società a scopo di lucro limitato (capped-profit) per attrarre investimenti significativi. Questa scelta ha segnato una svolta nella sua strategia, permettendo l’accesso a finanziamenti cruciali per sviluppare tecnologie avanzate come GPT-4 e DALL·E, ma sollevando anche interrogativi sull’equilibrio tra profitto e etica. La transizione ha accelerato la crescita di OpenAI, che è diventata un leader nel settore dell’IA generativa, mentre continua a dichiarare il proprio impegno verso l’uso responsabile delle sue tecnologie.
Due anni dopo, OpenAI non è più la stessa. La cultura interna è stata stravolta dall’arrivo massiccio…
Fonte: www.lefigaro.fr