Snapchat presenta la sua propria tecnologia ChatGPT, ma non serve a nulla

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Snapchat presenta la sua versione di ChatGPT: My AI

Snapchat ha annunciato il lancio della sua intelligenza artificiale generativa, chiamata “My AI”. Basata su ChatGPT, il chatbot sviluppato da OpenAI, l’IA è “disponibile come funzionalità sperimentale” a partire da questa settimana negli Stati Uniti. Solo gli abbonati a Snapchat+, l’abbonamento a pagamento lanciato l’anno scorso, possono conversare con il robot intelligente. Il costo è di 3,99 € al mese.

Una versione molto semplificata di ChatGPT

A differenza delle altre versioni di ChatGPT, la versione di Snapchat è molto limitata. Infatti, non è possibile utilizzare “My AI” per scrivere saggi, risolvere problemi o fare ricerche online. Snap ha intenzionalmente limitato queste funzionalità per evitare abusi.

Il chatbot è concepito esclusivamente come un semplice agente conversazionale. Lo strumento non ha una utilità specifica, se non quella di intrattenere gli utenti. Tra gli utilizzi proposti da Snapchat, ci sono la raccomandazione di idee regalo di compleanno, ricette culinarie o la pianificazione di un’escursione.

Incorporando l’IA nella sua app, Snapchat ha dovuto imporre nuovi limiti. Gli sviluppatori hanno programmato il chatbot per evitare risposte che includano insulti, violenza, contenuti sessualmente espliciti o opinioni su argomenti come la politica.

Un amico virtuale per gli abbonati Snapchat+

Snapchat incoraggia l’utente a dare un soprannome al suo chatbot per personalizzarne l’uso. È anche possibile cambiare lo sfondo dell’interfaccia. L’applicazione personifica l’IA raffigurandola come un Bitmoji, un avatar in stile Snapchat.

Limitato e privato di parte del suo interesse, il ChatGPT di Snapchat assomiglia più a un amico virtuale potenziato dall’IA che a un chatbot in grado di assistere l’utente nella vita quotidiana. È difficile immaginare perché un utente sceglierebbe di conversare con “My AI” piuttosto che andare direttamente sul sito web di OpenAI per parlare con il vero ChatGPT.

Nel comunicato, Snapchat ricorda che “My AI”, come tutte le IA generative, potrebbe dire qualsiasi cosa. L’azienda statunitense incoraggia quindi gli utenti a non fidarsi ciecamente dei consigli del chatbot, che presenta ancora “numerose lacune”. Questo è anche il caso del chatbot di Bing, nonostante l’accesso a Internet, e di ChatGPT. Non è raro che questi strumenti generino risposte assurde.

Per migliorare l’esperienza, Snapchat si riserva il diritto di registrare tutte le conversazioni degli utenti con l’IA. Questi scambi saranno archiviati e esaminati dal suo team. Di fatto, il social network raccomanda di “non condividere segreti” con l’IA.

Un vantaggio per Snapchat+

Grazie all’IA, Snapchat spera probabilmente di dare impulso a Snapchat+. Annunciato l’estate scorsa, l’offerta conta 2,5 milioni di abbonati. Nonostante questo successo e la continua crescita degli utenti, la crescita di Snap è ancora in calo a causa del crollo della pubblicità online. Ecco perché l’azienda sta cercando altre fonti di reddito, come gli abbonamenti a pagamento.

 

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