Violazione della privacy da parte di OpenAI: minacce di multe e cambiamenti nel suo funzionamento
Minacce di multe e cambiamenti nel suo funzionamento
OpenAI è stata notificata dall’autorità italiana per la protezione dei dati (GPDP, Garante per la protezione dei dati personali) per una violazione della privacy legata al suo assistente di intelligenza artificiale generativa, ChatGPT. Questa notifica fa seguito a un divieto temporaneo di trattamento imposto ad OpenAI dalla commissione il 30 marzo 2023.
Secondo i risultati dell’indagine condotta dalla GPDP, sono state riscontrate violazioni delle disposizioni del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), in particolare per quanto riguarda gli articoli 5, 6, 8, 13 e 25 del GDPR.
La GPDP ha dichiarato: “OpenAI può presentare le sue controdeduzioni riguardo alle presunte violazioni entro 30 giorni. La commissione italiana terrà conto dei lavori in corso nel gruppo di lavoro ad hoc istituito dal quadro europeo per la protezione dei dati (EDPB) nella sua decisione finale sulla questione”.
In caso di conferma delle violazioni delle regole paneuropee, possono essere applicate multe fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato annuo globale. Ordinanze per modificare il trattamento dei dati possono anche essere emesse per porre fine alle violazioni. Ciò potrebbe costringere OpenAI a modificare il suo funzionamento o a rimuovere interamente o parzialmente i suoi servizi.
Lo scorso marzo, la GPDP aveva già avvertito OpenAI della mancanza di una base giuridica appropriata per la raccolta e il trattamento dei dati personali utilizzati per addestrare gli algoritmi di ChatGPT, oltre alle tendenze dell’assistente a produrre allucinazioni. Era stata sottolineata anche l’insufficiente sicurezza nell’elaborazione dei dati da parte dei minori.
[…] possibile. Anche se ancora non si sa esattamente perché l’IA si comporti in questo modo, OpenAI è determinata a risolvere il […]