Un Abbonamento esclusivo a ChatGPT: Vuoi investire oltre 20.000€ al mese?

Alla ricerca di un modello economico sostenibile, l’azienda dietro ChatGPT sta valutando la creazione di formule di abbonamento mensile a prezzi mai visti prima.

ChatGPT non è redditizio. Sin dal lancio del famoso agente conversazionale da parte di OpenAI, la società è sopravvissuta grazie a importanti iniezioni di liquidità, in particolare da parte di Microsoft. Anche il suo abbonamento da 200 € al mese non genera abbastanza entrate rispetto ai costi.
Per rimediare a questa situazione, OpenAI potrebbe quindi valutare la creazione di formule di abbonamento da 2000, 10.000 o persino 20.000 $ al mese secondo quanto riportato da The Information.
OpenAI punta tutto sui suoi “agenti”
Questi prezzi astronomici, che farebbero sembrare l’abbonamento Pro da 200 $ (229 €) un affare, sarebbero in realtà quelli legati agli “agenti” sviluppati dall’azienda. Questi modelli di intelligenza artificiale, tecnicamente capaci di eseguire azioni sul tuo computer al tuo posto, sarebbero disponibili in diverse versioni con capacità più o meno avanzate.
Il primo, antropomorfizzato come un “professionista di alto livello“, costerebbe quindi 2000 $ al mese. Il secondo è presentato come un assistente per sviluppatori e sviluppatrici, con un costo di 10.000 $ al mese. Infine, una formula di abbonamento che offre accesso a un agente in grado di svolgere ricerche “di livello dottorale” è prevista al costo di 20.000 $ al mese secondo The Information.

Chiaramente, ciascuno di questi agenti risponderebbe a esigenze professionali molto specifiche e non sarebbe utile al grande pubblico. Un tale aumento dei prezzi solleva comunque dubbi sulla sostenibilità del business di OpenAI. Sam Altman spera che il 20-25% delle entrate dell’azienda saranno generati da questi famosi agenti, di cui al momento non abbiamo ancora visto casi d’uso sorprendenti.
Un aumento dell’abbonamento Pro in arrivo
Sembra inoltre che il periodo delle spese sconsiderate stia per finire in casa OpenAI. Si apprende dallo stesso articolo che i più grandi utenti e utenti del piano da 200 $ al mese potrebbero vedere aumentare le loro fatture “a causa dell’alto volume di richieste” presentate a ChatGPT. Per questi utenti accaniti, potrebbe essere introdotto un abbonamento “pay-per-use”. Ogni richiesta sarebbe quindi addebitata in base all’uso.
È probabile che il periodo delle richieste illimitate e delle varie agevolazioni offerte dalle grandi aziende dell’IA stia per finire. Dopo perdite stimate in 5 miliardi per l’anno 2024, OpenAI cerca ora di adottare un approccio più cauto e redditizio.
Questo articolo utilizza vari tag HTML per il layout e presenta un’analisi dettagliata del futuro economico di OpenAI e delle sue strategie relative a ChatGPT.
Fonte: www.frandroid.com