Talenti in Esilio: La Fuga Inarrestabile dei Cervelli Francesi verso gli Stati Uniti

Fuga di Cervelli: L’Intelligenza Artificiale e il Settore della Ricerca in Francia

INCHIESTA – Confrontati alla precarizzazione della ricerca in Francia e alla dominazione dei giganti americani della tecnologia, alcuni giovani specialisti dell’IA sono tentati di intraprendere una carriera oltre Atlantico. Un «brain drain» che fragilizza la ricerca francese.

«Qui negli Stati Uniti, è dove tutto accade». È con questa convinzione che Julien, un giovane di 26 anni, ha fatto le valigie per la costa orientale americana nel settembre 2024. Come molti altri connazionali, è stato selezionato per un dottorato in IA all’interno del prestigioso Courant Institute, il centro di ricerca in matematica e informatica della New York University (NYU).

Completamente finanziati, questi quattro anni in uno dei vivai mondiali del «deep learning» – la branca dell’intelligenza artificiale alla base di robot conversazionali come ChatGPT – rappresentano «l’opportunità di una vita», assicura questo giovane ricercatore. Qui insegna il francese Yann LeCun, un vero guru dell’IA, che dirige il Center for Data Science della NYU. «I francesi qui sono quasi una mafia», scherza Julien, il cui supervisore di dottorato è anche un ex della Rue d’Ulm. All’arrivo, è rimasto sorpreso di sentire la lingua di Molière ad ogni piano di questo grattacielo di vetro e cemento, situato nel cuore di Manhattan, a due passi dagli uffici di Google.

Questa situazione mette in evidenza la crescente preoccupazione per la fuga di talenti nel settore della ricerca in Francia. Molti giovani specialisti, attratti dalle opportunità oltreoceano, potrebbero lasciare il paese, compromettendo così la competitività della nazione nel campo dell’intelligenza artificiale.

La Francia deve affrontare sfide significative per evitare che il suo futuro nell’innovazione venga staccato da realtà più promettenti. Adottare politiche più favorevoli per la ricerca e l’innovazione in patria sarà cruciale per fermare questa emorragia di talenti.

Fonte: www.lefigaro.fr

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