Fuga di Cervelli: L’Intelligenza Artificiale e il Settore della Ricerca in Francia
INCHIESTA – Confrontati alla precarizzazione della ricerca in Francia e alla dominazione dei giganti americani della tecnologia, alcuni giovani specialisti dell’IA sono tentati di intraprendere una carriera oltre Atlantico. Un «brain drain» che fragilizza la ricerca francese.
Completamente finanziati, questi quattro anni in uno dei vivai mondiali del «deep learning» – la branca dell’intelligenza artificiale alla base di robot conversazionali come ChatGPT – rappresentano «l’opportunità di una vita», assicura questo giovane ricercatore. Qui insegna il francese Yann LeCun, un vero guru dell’IA, che dirige il Center for Data Science della NYU. «I francesi qui sono quasi una mafia», scherza Julien, il cui supervisore di dottorato è anche un ex della Rue d’Ulm. All’arrivo, è rimasto sorpreso di sentire la lingua di Molière ad ogni piano di questo grattacielo di vetro e cemento, situato nel cuore di Manhattan, a due passi dagli uffici di Google.